Via Dante – Via Trad con soste a spit
Primi salitori Rasom Gaetano, Rasom Agostino, Furci Alessandro 2023
Dal rifugio Roda di Vael salire per il sentiero del Croz di Santa Giuliana, seguendo le indicazioni per la via ferrata Masaré, superare un tratto attrezzato e traversare per il catino; prima dell’inizio della ferrata, salire a destra per terreno erboso, superare l’attacco dello sperone Gross per 10 metri, arrivando così all’attacco della via (clessidra con cordino giallo).
Roccia Buona
Difficoltà : 3° 4° con due passi di V°
Dislivello : 180 mt
Materiale : Normale dotazione alpinistica; friend n° 2 e 3 per integrare. La via è “trad”, ma con soste a spit
Relazione :
La via sale sfruttando dei settori di roccia pulita, parallelamente allo spigolo Gross, con il quale condivide gli ultimi due tiri. La roccia dove corre la via è buona, ma un po’ da pulire; le soste sono tutte attrezzare con due spit, alcune clessidre sono attrezzate.
L1: salire obliquando vs dx per rocce buone ( III, sosta sotto uno strapiombino, 20 mt, 3 clessidre).
L2: salire dritti per lo strapiombino e seguire lo spigolo del pilastro (passo di V in partenza, poi IV 25mt).
L3: proseguire dritti fino in cima al pulpito, da dove ci si cala su uno spit con moschettone a maglia rapida per 5 metri lato sud (IV, sosta su spuntone alla forcella, 20mt).
L4: salire direttamente sullo sperone Gross fino sotto a dove diventa verticale (III, 20 mt, due clessidre, sosta sotto il pilastro grigio).
L5: dalla sosta spostarsi su cengia a dx per 4/5 mt, superare uno strapiombino con passo di V, poi su per la parete verticale che dopo 10 mt si appoggia; si prosegue per rocce più facili fino alla sosta in cima al pilastro (due clessidre, IV, sosta in comune con la Gross).
Da qui seguire gli ultimi due tiri in comune con la Gross.
Discesa: Raggiunta la cima seguire la cresta in direzione nord poi seguendo tracce di sentiero del versante est scendere alla sella tra la Roda e il Croz di Santa Giuliana I e II grado, poi seguire il sentiero verso il rifugio e riprendere il primo tratto attrezzato della ferrata fatto in salita e quindi il rifugio Vael 1 ora circa.
Commento: La via è stata dedicata all’alpinista scrittore Dante Colli “a riconoscenza del suo impegno a favore della Val di Fassa, della sua gente e delle sue montagne”; membro dei Ciamorces de Fasha, “Pelmo d’Oro 2021” ed autore delle guide alpinistiche Latemar, Dirupi di Larsèc e Catinaccio.